Poesie | venerdì 15 febbraio 2008

Giuseppe Sterlicco

G. B.

il marito di mia cugina
cadde da un'impalcatura
di 15 metri
sbatté la testa a terra
frantumandosela

aveva due figli
una moglie
una mamma
un buon numero di parenti

restò in terapia intensiva
per 3 giorni
durante i quali
l'unico pensiero che veniva in mente
fu
'la speranza è l'ultima a morire'

la terza mattina
squillò il telefono
'Non c'è l'ha fatta:
era ormai morto cerebralmente
da 3 giorni
solo il cuore pulsava ancora
inutilmente'
e anche la speranza
fece ciao ciao
con la manina

il marito di mia cugina
cadde da un'impalcatura
di 15 metri
sbatté la testa a terra
frantumandosela
e il giorno prima
del giorno in cui cadde
era un giorno come tanti

da dieci anni
ormai
mia cugina
dorme da sola
ogni notte
bella o brutta
che sia


Su Giuseppe Sterlicco
E' nato il 17 maggio 1987, una settimana in anticipo rispetto ai calcoli e alle aspettative: evidentemente, secondo lui, teneva molto a vedere questo mondo il più presto possibile. A dieci anni ha fatto la prima (ed ultima) comunione. A sedici anni ha conosciuto Leopardi, Baudelaire, Nietzsche, Bukowski, e a diciotto ha scritto la sua prima vera poesia e fondato un gruppo rock, col quale suona ancora oggi.

Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.

Poesie dure&crude, di Giuseppe Sterlicco (Gli Scacchi, 2008)