Poesie | lunedì 4 febbraio 2008

Giuseppe Sterlicco

cimiteri sconsacrati


accanto alla tomba di mio nonno
ve ne era una piccola
con un nome ormai sbiadito

decidemmo di adottarlo
e il vecchietto ormai dimenticato
ogni due giorni aveva
la stessa razione di fiori e ceri
che spettava a mio nonno

in quei giorni
scoprii che c'era un angolo del cimitero
nascosto e dimenticato

piccole e ispide croci
sembravano crescere dalla terra
sprovviste di lapidi
di fiori
e di ceri

lo chiamavano
l'angolo degli innocenti
dove la terra ingoiava
i corpi esili e fragili
di bambini
morti nel giorno della nascita
o qualche mese più in là

…non ho mai dimenticato
l'angolino degli sconsacrati
dei diseredati
il piccolo angolo
di chi il mondo
non l'ha nemmeno guardato


Su Giuseppe Sterlicco
E' nato il 17 maggio 1987, una settimana in anticipo rispetto ai calcoli e alle aspettative: evidentemente, secondo lui, teneva molto a vedere questo mondo il più presto possibile. A dieci anni ha fatto la prima (ed ultima) comunione. A sedici anni ha conosciuto Leopardi, Baudelaire, Nietzsche, Bukowski, e a diciotto ha scritto la sua prima vera poesia e fondato un gruppo rock, col quale suona ancora oggi.

Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.

Poesie dure&crude, di Giuseppe Sterlicco (Gli Scacchi, 2008)