Poesie | venerdì 11 novembre 2011

Carlo Di Legge

Oriente

Mi sono preparato all’Oriente.
Dapprima presenze-lontananze sfuocate:
poi sembravano chiarirsi allo sguardo.

Ma una notte
ho rinunciato al grande viaggio.
Quella notte, m’hai lasciato in dono
un libro minuscolo.
Andando al lavoro, l’ho letto,
senza interrompere.
Era sul vivere e sul morire
a causa di quel che non accade,
né si dice, il senza-parola
che parla e decide oltre il silenzio.
Il libro mi portava l’Oriente:
il fascino, la difficoltà.
Leggendo, me ne sono ricordato –
l’avevo già letto,
solo che ora usciva dal nascosto,
con la tua dedica,
si veniva a comporre in evidenza
nella mia trama.

Quando sono arrivato alla fermata del bus,
dopo il treno,
una voce straniera mi ha domandato
l’orario di partenza.
Ho alzato gli occhi. Ho riconosciuto
la pelle scura
e le dita piene di anelli d’argento
di un ragazzo indiano.


Vallo della Lucania, 11. 11. 2011


Su Carlo Di Legge
È stato a lungo in Puglia ma è nato per puro caso a Salerno, poi ha trascorso gli anni a trasferirsi per l’Italia. Serba uno scrigno incantato del passato e inventa cattedrali benevole per l’avvenire. Spera di essere, in questo, come tutti. Negli ultimi tempi dice d’essersi iscritto alla scuola del presente. Scrive di filosofia, di tango e di poesia, è vero, bisogna ammetterlo.

Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.

Sentire il tango argentino. Dieci lettere e una poesia, di Carlo Di Legge (Fuori Collana, 2011)
Il candore e il vento, di Carlo Di Legge (Fuori Collana, 2008)