Poesie | sabato 12 novembre 2011
Lucia Vitelli
Onda lunga
La mia memoria che custodisce
ferite e cicatrici,
quasi stanza di ricordi del passato,
conserva anche te,
le tue parole,
e le mie…
Tu che sei alla ricerca delle stelle,
scrivi di viaggi cosmici,
e cerchi la gloria.
Io vivo in un giardino segreto,
devota alle mie verità.
Eri vero, per me.
Ti amavo.
Avrei lasciato tutto
per ciò che significavi,
per il brivido che la tua presenza
mi suscitava,
per l’incontenibile emozione,
che si accompagnava a te,
al tuo viso,
ai tuoi sorrisi dolci
e malinconici.
Ora la mia parola è accartocciata.
Non so più dire l’amore,
né la sua fine.
Distruggo ricordi
immagini
ogni traccia.
Tu corri come le stagioni.
Sempre diverso
e sempre uguale.
Forse anche tu
prigioniero di qualcosa,
d’un sogno che non riesci
a far diventare realtà.
Tra le verdi foglie d’agosto
e le piogge che ora schiacciano un altro inverno
io, come un insetto, sto chiusa.
Mi proteggo.
Ma ricordo che sei
come un’onda lunga
che non porta a riva.