Poesie | martedì 25 gennaio 2011

Lucia Vitelli

Insonnia

Non dormo quasi più

Penso - che gran fortuna hanno le monache!
Il muro di confine
mi divide dalle loro ore a fontanella
tranquille
nei loro lettini a sognare angeli divini
Ma qui
si cambia scena
come in una commediola di paese
Di là il bianco
di qua un buco nero

Il necessario o il superfluo?

Il palcoscenico si affolla di attori:
le monache che pregano
e io scrivo
alle cinque del mattino
con l’attenzione dell’alcolista
all’ ennesimo bicchiere

Sulla poltrona dello studio
m’esce di testa la caldaia da aggiustare
Sgocciola il rubinetto
Domani comprerò un fascio di tulipani
e porterò a casa
sfumature di colori vivaci…


Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.