Poesie | lunedì 20 luglio 2009

Lucia Vitelli

Ad alta velocità

Sorge la tua voce,
il ricordo di essa
penetra da un filo aperto
spiraglio che non deraglia
sul binario della morte.
Non c’è tragedia,
resto salda
immobile all’istante.
Assisto alla mia nascita
o alla mia morte
nell’ignoto.
Profumi di fiori scuotono montagne riarse
e le pareti tappezzate della mia anima.

Socchiudo gli occhi.
Attendo ciò che succede:
l’acqua apre il grigiore
delle nuvole gonfie.

Scroscia sulla macchina in corsa.


Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.