Poesie | lunedì 16 febbraio 2009

Lucia Vitelli

Il gallo del mattino

La notte riempie ogni cellula del corpo
sazia la mente di pensieri a strati:
quanto si amò e non si ama,
quanto si ama e non si è amati,
quanto….e quanto…e quanto…
Lamine si arrotolano a girandole,
sono ingranaggi sotto carica
di un orologio manomesso.

Le tempie trovano ristoro ai rumori dell’alba,
il fornaio alza la serranda e vende
il primo pane caldo.
S’alza ancora un giorno sulle nostre teste.

Mastro Alfredo
sul fracasso della sua lambretta
fa echeggiare nella stanza il suo “buon- gior- no!”
come fosse uno di famiglia
- quasi quasi lo amo, questo insolito
chic-chi-ri-chì d’un gallo mattutino!


Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.