Poesie | lunedì 16 febbraio 2009

Lucia Vitelli

Ti ho seguito fino a disperdermi

Ho serrato la mente in una scala buia,
scalini da salire,
ripidi da scendere,
con la mano stretta alla tua.
E ti ho seguito fino a disperdermi.

Non supero la soglia oltre il tuo silenzio, /.
Di te posso scrivere
ma a stento ti dirò del luogo dove
non sei,
dove i papaveri di fuoco sbiancano nel campo
e la pioggia lava la terra benché esitino
a morire fili d’erba.


Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.