Poesie | martedì 27 gennaio 2009

Lucia Vitelli

Quindici gennaio

Se i suoni scoperti da bambina
tornano dopo anni
t’accorgi
che comincia a fare sera.

L’allodola volava sull’albero in giardino
sempre all’ora di merenda,
sul muretto lasciavo briciole di pane
con la speranza di vederla tornare.
Dov’è andata per tutti questi anni?
Ora la sento cantare,
accompagna l’imbrunire
di questo giorno duro.

Forse è tempo
di tornare ad essere bambina quando ciò
che non si sente
e non si vede, non esiste.

Nel palmo della mano,
stringerò
il mio universo in miniatura.


Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.