Poesie | venerdì 9 gennaio 2009

Lucia Vitelli

Terra

Distesa sull’epidermide della terra
ascolto la linfa che la percorre,
schegge infinitesime, impercettibili
il silenzio rimanda.

- Conosci la mia stretta
sulla tua schiena nuda, riparo
nel tuo intimo il desiderio perché
diventi terra di memoria.

Coprimi di prato e versi e diverrò
luogo senza tempo
dove il respiro placa. Resta.

Gocce
da un frutto succhiato fino all’estremo
il mio pianto, un vago suono nell’universo.


Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.