Poesie | venerdì 28 marzo 2008

Lucia Vitelli

Metamorfosi di Fisciano (del paese del rame)

Dai vicoli salgono i vapori del rame
steso al sole ad asciugare.
Risuonano le strettoie,
i ramai percuotono caldaie e casseruole
dai tufi delle case, ed echi di risate
e urla dalle fornaci.

Ora, ai piedi del paese, si gonfia l’ateneo,
una madia di cultura traboccante.
Formule chimiche e pensieri filosofici
s’impennano lungo i versanti del paese.
Con le vecchie signore incipriate,
- così, siedono le nostre case - siamo noi,
custodi di ricordi antichi,
invitati alla mensa del sapere.

Arguti togati s’infilano tra le viuzze,
allori s’intricano tra le inferriate, nel vento
ruotano foglie sui figli dei ramai.
L’anima è volata via dal paese che un tempo
fu del rame.


Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.