Poesie | sabato 8 settembre 2007

Lucia Vitelli

Eppure, un monte

E’ strano che di te
conosca ogni gesto e non i pensieri,
o forse li conosco e li rinnego.

Così guardo le cose e compongo giornate
intarsiando tasselli contrapposti.

Eppure è strano che granelli di polvere
abbiano costruito un monte
dove a memoria si percorrono sentieri.
In cima,
né profumo di lavanda sul cuscino, né
lenzuola di lino copriranno mai, ma s’aprono
spazi di sorrisi che diventano casa.


Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.