Poesie | lunedì 3 aprile 2006

Franco Arminio

a santomenna

se perdi un figlio
puoi venire qui a dormire in macchina
alle due del pomeriggio,
puoi sentire il tremore del tuo corpo
come un cespuglio sente una formica.
non disturberai nessuno
non sarai disturbato nel tuo lutto
nella tua voglia di stare lontano
dall’usura degli impicci
anche quella minima
che viene dal restare in casa.
ora sei qui di passaggio
ancora non sai come accantonarti
come accantonare il mondo guasto.
ma guardali, alcuni già lo fanno,
magari a quest’uomo
che ti sta di fronte è già capitato
qualcosa di simile,
ha già chiuso la bocca
alla sua vita.


Su Franco Arminio
Franco Arminio fa il paesologo e vive a Bisaccia, in Irpinia d'oriente. I suoi ultimi due libri sono "Viaggio nel cratere" (Sironi) e "Circo dell'ipocondria" (Le Lettere).

Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.