Poesie | sabato 26 settembre 2015

Adriano Pierulivo

In acque amniotiche

In acque amniotiche navighiamo
virando in vista delle coste,
come compagne le falene
e pesci luminosi tra le onde.
Senza speranza, naufragando,
mi sono perduto nei tuoi occhi
mentre cercavo me stesso
nell’incavo d’un sogno senile,
ma tutto quello che mi resta
è incollare gusci di tartaruga
alle pareti del mio vecchio scafo,
per adornare maree ormai chete
dentro il silenzio delle stelle.


Su Adriano Pierulivo
Nato nel 1953 a San Piero in Campo (Isola d’Elba) vive a Livorno, dove insegna alla scuola primaria. Autore di commedie in vernacolo elbano occidentale per la compagnia teatrale "La Ginestra" (Seccheto/Campo nell'Elba), ha anche scritto testi e curato regie teatrali per bambini. Ha pubblicato due raccolte poetiche, "Isole dentro" (2007) e "Livorno e zone limitrofe" (2009), entrambe con l’editore Libro Italiano World. Ha partecipato a diversi concorsi letterari vincendo per due volte il Festival della poesia di Capoliveri, diretto da Giorgio Waiss. A Firenze è stato premiato tra i vincitori del Premio Letterario in memoria di Lorenzo Cresti e si è classificato primo in tre edizioni del Premio Letterario Nazionale "Athena Spazio Arte" di Piombino. Nel 2010 ha vinto il Festival della Pace di Livorno. Vorrebbe andare in pensione, ma è prigioniero politico di genitori e bambini...

Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.