Poesie | domenica 3 marzo 2013

Lucia Vitelli

Non ti avrei detto

Non ti avrei mai detto
cose di me
se non mi avessi raccolta
in un cesto di rami.

Mi hai parlato piano,
o forse
era solo un respiro arrivato
al mio cuore.
Ti ho inventato,
ma tu sei all’estremità del mondo.

Come l’ombra di marzo
dagli occhi di corallo,
ti ho dato un volto che non stanca mai,
un profumo d’anice
per ciò che si vive e per ciò
che si muore.

Com’è bello vederti
incarnato nel profondo,
e muto,
denso
della notte.
Mi fai compagnia fino
alle prime luci del giorno,
poi,
aspro, il vuoto torna...

Tra striature dell’alba
restano cenni d’amore.


Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.