Poesie | mercoledì 28 novembre 2012

Lucia Vitelli

Non sentire il peso della pioggia

Stamane le corsie del cielo
sono vestite di camici bianchi.

Sento la pioggia apprestarsi
sopra gli anni caduchi.
La malinconia si è gettata nel vuoto
e come nebbia fitta ci avvolge.

Ma dove andiamo, amici?
Raccogliamoci tutti.
In un cumulo folto e
in sussurri parlami delle tue paure.

Vorrei che il raggio di luna
toccasse prima il mio viso,
e poi il tuo
perché la diafana assenza
continui ad essere luogo pensato
di questa terra
e non luogo del nulla.

Triste questo pensiero
che di buon mattino mi sveglia.
Perderti.
Senza conoscerti.

Ma è un sogno, forse,
della notte passata.


Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.