Poesie | martedì 16 ottobre 2012

Lucia Vitelli

Contemplazione

Da quel giorno,
sono tornata più volte ai Marini
per rubare dalle cose mute
il mistero del silenzio.

Un gatto nero, i platani, le panchine,
un quadro fermo da giorni.
E la solitudine
mi ha stretta a sé.

Un inesprimibile ma pensabile luogo
da cui uscire e tornare.
Quando si vuole …

Una deriva dei sensi
che spoglia le cose fino all’essenza
per una grazia d’ombra
di pochi secondi.


Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.