Poesie | giovedì 31 maggio 2012

Lucia Vitelli

Faro

Nemmeno immagini
quale luogo apra il tuo silenzio.

È una solitudine lucente
che annuncia il nuovo tempo.

Non spegnere la luce
nella notte alta.
Dal mare
puoi ascoltare il suono dell’amore sognato
quello che – si dice – non accade mai,
ma si coglie
in piccoli momenti.

Sarà questo
un piacere concesso all’età ormai matura:
riconoscersi in fili sottili che, nel suono
del silenzio,
collegano il faro al mare.

Guarda
l’ombra sfuggente
o l’alba che ti vede sveglio.
Io sono silenzio nel tuo silenzio,
a raccogliere
l’ultimo tra gli inganni
della vita.


Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.