Poesie | mercoledì 22 febbraio 2012

Lucia Vitelli

Interstizio

Dopo le fronde marce e gli uccelli
avvelenati,
marzo resta ad aspettarti.

Non ho mai visto i tuoi occhi
ma so
che non possono invecchiare,
perché hanno qualcosa
del sole quando cade…
Luce serena.

Da te
apprendo il senso della notte
che si denuda di voci
e la saggezza
per compiere quieti voli
nell’aria tranquilla.

Mi dirai
che è sbagliato
chiudersi al riparo.
I viaggi consolano
le lacrime di sale.
Il silenzio
conosce altre forme.
tra le rughe della terra.


Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.