Terre viste dal mare
Camilla Miglio
Vorrei insegnarti i richiami
da barca a barca nella notte,
dove le voci arrivano insieme
a quelle dei morti, insieme a quelle
di coloro che verranno.
I pescatori aspettano
con lanterne verdi
con cerchi di luce a prua.
Aspettano i pesci, le sirene e i
mostri.
Aspettano i naufraghi
e i morti per acqua.
Aspettano gli innamorati e i suicidi,
i nuotatori imprudenti,
i cuori ventosi senza più corpo.
Su Camilla Miglio
Nata a Bari ha studiato dapprima nella sua città e poi a Pisa, Vienna e Berlino. Insegna Germanistica e Teoria e Storia della Traduzione all’Orientale di Napoli. Studia soprattutto la poesia, lavora sulla traduzione.
Gli Scacchi
Fare poesia è muovere parole sulla scacchiera dei vuoti e dei pieni: la pagina bianca, le parole nere. Fare poesia è giocare col tempo, contro il tempo, (re)inventandolo a proprio favore: è un gioco di pazienza, un corteggiamento, una guerra. Trovare la parola "giusta", "quella parola", che a(ni)ma il silenzio, è uno scacco (matto...e folle!) ai Re e alle Regine. Fare poesia è stare soli con le proprie pedine, ascoltando(si), in mezzo al frastuono del mondo.